Pomeriggio intenso e carico di emozioni quello di domenica 25 maggio 2025 per i giovani ministranti della diocesi di Nardò-Gallipoli. Provenienti dalle diverse comunità parrocchiali, ragazzi e ragazze hanno vissuto il loro speciale momento giubilare con autentica partecipazione, combinando fede e spirito festoso.

Il raduno ha avuto luogo nel Parco Don Tonino Bello ad Alezio, un luogo simbolico che ha visto radunarsi decine di giovani ministranti indossando le tuniche liturgiche, carichi di entusiasmo e con fiori freschi in mano, portati da casa come dono per la Madonna, venerata ad Alezio sotto il titolo di Santa Maria della Lizza. Da lì, con disciplina e gioia, hanno formato una suggestiva processione scandita dalla recita del Rosario, diretta verso il Santuario Madonna della Lizza, chiesa giubilare scelta per questo significativo evento.

Ad accoglierli sul sagrato c’era il Vescovo Fernando, che ha salutato i giovani con affetto paterno, spronandoli a guardare a Maria come esempio perfetto di servizio e dedizione nel loro ministero liturgico. Subito dopo, in un breve incontro all’aperto, il Vescovo ha sottolineato con franchezza e chiarezza l’importanza centrale del loro ruolo nella vita delle comunità cristiane, invitandoli a svolgere con gioia e responsabilità il servizio all’altare.

Il clima di raccoglimento ha lasciato poi spazio alla vivacità contagiosa di Improvvisart, compagnia teatrale che, con il suo teatro di improvvisazione, ha regalato momenti di autentica spontaneità e ilarità. Le storie inventate dagli attori, sempre interattive e imprevedibili, hanno esplorato con ironia e leggerezza il tema della speranza, coinvolgendo attivamente i giovani ministranti nella scelta degli sviluppi narrativi.

La giornata è stata coronata da una meritata e piacevole merenda condivisa, simbolo concreto di amicizia e unione, occasione per consolidare legami e amicizie tra i giovani della diocesi.

Il Giubileo dei Ministranti 2025 non è stato solo un incontro di preghiera, ma una testimonianza viva e vibrante di come fede, impegno e divertimento possano fondersi, lasciando nei cuori dei giovani ministranti un segno indelebile di entusiasmo e appartenenza alla comunità ecclesiale.