Nel novembre del 2000 il Vescovo Caliandro ha intitolato e definito con decreto vescovile le suddivisioni del territorio della Diocesi per permettere una partecipazione più viva nella Chiesa locale.

Con le Foranie, nel dinamismo della comunione, si vuole esprimere al meglio il principio di sussidiarietà.

Le Foranie cercano di essere spazio vivo in cui si stimola la responsabilità dei presbiteri e dei laici per una conoscenza dei problemi, per il proprio apporto al bene dell’intera Chiesa locale, per la ricerca di iniziative valide all’evangelizzazione e per la verifica dei progetti pastorali. 

Viene stabilita questa denominazione:

1. FORANIA “S. Gregorio Armeno”, comprendente Nardò con le frazioni Cenate, Santa Caterina, Santa Maria al Bagno e Villaggio Resta (12 parrocchie);
2. FORANIA “S. Agata”, comprendente Gallipoli, Alezio e Sannicola con le frazioni San Simone, Chiesanuova e Lido Conchiglie (15 parrocchie);
3. FORANIA “S. Giuseppe da Copertino”, comprendente Copertino e Porto Cesareo con la frazione Torre Lapillo e le frazioni neretine Boncore e Pittuini (11 parrocchie);
4. FORANIA “SS. Crocifisso”, comprendente Galatone, Aradeo, Neviano e Seclì (11 parrocchie);
5. FORANIA “B.V. Maria della Coltura”, comprendente Casarano, Matino, Parabita e Tuglie (12 parrocchie);
6. FORANIA “S. Maria, Madre della Chiesa”, comprendente Alliste con le frazioni Capilungo e Felline, Melissano, Racale con la frazione Torre Suda, e Taviano con la frazione Mancaversa (11 parrocchie).

Il presbiterio di ogni Forania è composto da tutti i sacerdoti diocesani e regolari che svolgono il loro ministero nel territorio.