Rettore: Sac. Antonio Bruno jr.
FERIALE
La chiesa ad aula unica ha forma rettangolare, coperta con soffitto a stella tipica del Salento. E’ scandita in quattro campate da lesene coronate di cornice, che corrispondono ai pilastri di scarico delle volte. Delle quattro campate quelle centrali su entrambi i lati ospitano rispettivamente una cappella con altare, sormontata da arco a tutto sesto. La luce entra da due finestre rettangolari, di cui una si apre sul fronte e l’altra al di sopra dell’arco della seconda cappella laterale destra. La chiesa culmina nell’abside emisferica coperta da volta a calotta, decorata con stucchi. Anche sulla volta dell’aula vi sono dipinti alcuni medaglioni con cornice di stucco. Il pavimento è in “biancone di Trani”, realizzato recentemente.
Facciata
In stile tardo-barocco, presenta linee architettoniche semplici. Si compone di tre sezioni: quella più bassa, che appare essere di epoca più antica, è scandita da quattro paraste lisce culminanti in una poco spessa cornice marcapiano che le congiunge, e ospita l’ingresso principale sormontato da un timpano di gusto seicentesco; la sezione intermedia corrisponde all’altezza delle volte interne dalle appese in su, è definita dal prolungamento delle due paraste esterne della sezione inferiore ed è coronata da una spessa cornice, avendo al centro una finestra rettangolare non in asse con la porta sottostante e inquadrata in una cornice liscia mistilinea; la terza sezione è costituita dal frontone triangolare, di evidente gusto barocco.
altare maggiore
Datato al 1570, è costituito da una grandiosa macchina in pietra leccese intagliata che ospita al centro il dipinto della titolare della chiesa.
Interno
Le quattro cappelle laterali sono state create nella seconda metà del sec. XIX e sono dedicate rispettivamente all’Addolorata, all’Immacolata, alla Pentecoste e alla Guarigione del paralitico della Porta Bella del Tempio.
sec XV ‐ sec. XVII (fondazione intero edificio)
La chiesa fu fondata nella metà del sec. XV, ma dell’epoca non rimangono tracce architettoniche, ma solo documentarie. Dovette subire dei rimaneggiamenti nel sec. XVI: della seconda metà di quel secolo restano l’altare maggiore del 1570 e la porzione di fabbricato che lo ospita.
sec. XVIII ‐ sec. XIX (ricostruzione intero edificio)
Agli inizi del sec. XVIII la chiesa fu ricostruita quasi integralmente nello stile dell’epoca: con ogni probabilità si salvò solo l’area presbiteriale. Sul finire del secolo si ebbe un crollo dell’edificio, causato dalle copiose infiltrazioni meteoriche: fu ricostruita ed ampliata agli inizi del sec. XIX.
1850 (rimaneggiamenti intero edificio)
Interventi di rimaneggiamento si ebbero intorno al 1850, quando nella chiesa si insediò la Confraternita omonima, sempre allo scopo di consolidarla.
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