Diocesi di Nardò Gallipoli

Chiesa di Sant’Antonio di Padova
Rettoria
Parrocchia di appartenenza: Parrocchia-Cattedrale di Maria SS. Assunta
Indirizzo: Piazza S. Antonio, Nardò
Sacerdoti in servizio
Orario SS. Messe

FERIALE

18.00 (solo il martedì)

PREFESTIVO

19.30
Descrizione

L’edificio è a navata unica con quattro cappelle per ogni lato, separate da paraste decorate a finto marmorino. Un maestoso arco trionfale introduce all’area presbiteriale, in cui è allocata una grandiosa macchina d’altare dedicata all’Immacolata, la cui statua lignea campeggia al centro. Nell’antico coro di notte è ospitato il Mausoleo degli Acquaviva, grandiosa opera scultorea rinascimentale. Tra gli altari si segnalano quello di S.Francesco d’Assisi e quello di S.Antonio di Padova, con relative statue in pietra opere di Stefano da Putignano del 1514.

La luce entra nella chiesa da sei finestre, collocate sul muro laterale destro, al di sopra del cornicione marcapiano, e dalla finestra posta sulla facciata, mentre sul lato sinistro in corrispondenza vi sono delle finestre cieche dovute all’attacco con il convento.

La copertura è un legno e tegole, con un artistico controsoffitto in noce a lacunari, realizzato nel 1680.

Facciata
La facciata si compone di tre registri, definiti da ampi cornicioni marcapiano: quello inferiore è scandito da quattro paraste composite, coronate di capitello corinzio, con al centro il portale di accesso alla chiesa definito da due colonne laterali che reggono un frontone al centro del quale è collocato un cartiglio in stucco, mentre sulle fasce laterali rispettivamente una cornice composita sormontata da una conchiglia racchiude quello che resta di un dipinto a fresco; il registro intermedio ricalca quello inferiore, con la differenze che al posto del portale vi è una finestra con cornice mistilinea, sormontata da una conchiglia; il registro superiore ospita il fastigio, costituito da due volute che sorreggono al centro la croce e degradano verso i lati fino ai due terminali costituiti da una piramide posta su un parallelepipedo e con vertice a palla.

Notizie storiche

1497 (costruzione intero edificio)
La costruzione della chiesa e dell’attiguo convento è legata all’espulsione della comunità ebraica da Nardò avvenuta nel 1496 ad opera del duca Belisario Acquaviva. Nel 1497 l’area della sinagoga fu concessa ai Minori Osservanti, che vi costruirono la chiesa di Sant’Antonio di Padova e poi il convento.

1599 ‐ 1680 (restauri e rifacimenti intero)
Nel 1599 la chiesa e il convento passarono dagli Osservanti ai Riformati, che intrapresero una serie di modifiche e rifacimenti. La navata fu elevata in altezza, con la modifica delle finestre e la realizzazione di una nuova copertura in legno e tegole e di un nuovo controsoffitto a lacunari (1680) in noce. Il presbiterio fu modificato per consentire la realizzazione dei due cori nella parte retrostante l’altare maggiore (coro inferiore e coro superiore o di notte).

1710 (rimaneggiamenti facciata)
Durante l’episcopato di Antonio Sanfelice (1708-1736) la facciata fu rimaneggiata unitamente a nuovi stucchi e decori allestiti all’interno.

1932 ‐ 1937 (consolidamenti e ridipinture interno)
Nel corso del terzo decennio del sec. XX furono effettuati interventi di consolidamento in fondazione, con svuotamento di pilastri, aperture di nuove nicchie e interventi pittorici sotto la direzione di Michele Gaballo.

1984 ‐ 1987 (restauro intero edificio)
Un intervento di restauro conservativo dell’intero edificio fu realizzato sotto la direzione dell’arch. Cosimo Muci e dell’ing. Francesco Guerrazzi, in conseguenza dei dissesti verificatisi dopo la demolizione dell’attiguo convento, avvenuta nel 1969.

2004 ‐ 2016 (restauro intero edificio)
Un nuovo intervento di consolidamento e di restauro globale è stato attuato a partire dal 2004 sotto la direzione dell’arch. Giancarlo De Pascalis ed è in parte ancora in via di esecuzione. Dopo i consolidamenti in fondazione, sono stati rifatti i pavimenti e le coperture, è stata ripristinata la facciata seicentesca, è stata recuperata la facies pittorica più antica con l’asportazione degli strati sovrapposti, sono stati restaurati gli stucchi e gli infissi, è stato ricostruito un vano superiore, demolito con l’abbattimento del convento, e il campanile a vela, sono stati rinnovati integralmente gli impianti.