
SPECIALE
Giubileo 2025 – Pellegrini di Speranza
Il Santo Padre Francesco, con la bolla Spes non confundit del 9 maggio 2024, ha indetto il Giubileo Ordinario per l’anno 2025, che inizierà con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Roma il 24 dicembre 2024.
In ottemperanza a quanto disposto nella Bolla di indizione, domenica 29 dicembre 2024 anche nella nostra Chiesa Cattedrale verrà celebrata la santa Eucarestia come solenne apertura dell’Anno giubilare secondo le indicazioni che verranno date dal Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Sarà inoltre previsto un momento celebrativo per la chiusura del Giubileo nelle chiese particolari nella data del 28 dicembre 2025.
Notizie sul Giubileo
Documenti
Sussidi
Titolo | Data aggiornamento | Download |
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Vademecum per il Giubileo – Strumenti utili alla preparazione delle comunità 1 84 download |
lunedì 26 Maggio 2025 | Download |
Allegato – Momenti di preghiera del sussidio liturgico-pastorale (Word) 1 99 download |
lunedì 26 Maggio 2025 | Download |
Sussidio liturgico-pastorale per le Chiese giubilari della Diocesi 1 135 download |
lunedì 26 Maggio 2025 | Download |
Annuncio dell’avvenuta apertura dell’Anno Giubilare 1 50 download |
lunedì 26 Maggio 2025 | Download |
Inno del Giubileo
Il testo preparato da Pierangelo Sequeri, e musicato da Francesco Meneghello, intercetta i numerosi temi dell’Anno santo. Innanzitutto il motto, “Pellegrini di speranza”, trova la migliore eco biblica in alcune pagine del profeta Isaia (Isaia 9 e Isaia 60). I temi della creazione, della fraternità, della tenerezza di Dio e della speranza nella destinazione risuonano in una lingua che non è “tecnicamente” teologica, benché lo sia nella sostanza e nelle allusioni, così da farla risuonare eloquente alle orecchie del nostro tempo.
Passo dopo passo, il popolo dei credenti nel pellegrinaggio di ogni giorno si appoggia confidente alla fonte della Vita. Il canto che sorga spontaneo durante il cammino (cf. Agostino, Discorsi, 256) è rivolto a Dio. È un canto carico della speranza di essere liberati e sostenuti. È un canto accompagnato dall’augurio che giunga alle orecchie di Colui che lo fa sgorgare. È Dio che come fiamma sempre viva tiene accesa la speranza e dà energia al passo del popolo che cammina.
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